la menzogna di guerra è praticata da sempre ed è la vera arma di distruzione di massa, come dimostra il conflitto in iraq. questo blog vuole raccontare come le balle servano alla costruzione del "casus belli" e al consolidamento delle condizioni che portano o costringono a permanere in uno stato di conflitto. non parleremo soltanto dell'iraq, ma anche dell'iraq. invitiamo tutti i navigatori che leggono questo blog, a fornire il loro contributo raccondando e segnalando bugie politiche, grandi e piccole, che oggi o nel passato hanno contribuito allo scoppio d'un conflitto.

sabato 26 maggio 2007

Il signor "Tiro deviato"

Grandi camion laboratorio, perennemente in movimento nell'Iraq di Saddam Hussein, nei quali gli scienziati del dittatore iracheno studiavano come costruire micidiali armi batteriologiche, tra cui tonnellate di antrace. Questa è stata una delle accuse più pesanti che il 6 febbraio 2003, durante il famoso discorso presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, l'allora segretario di Stato USA Colin Powell lanciò contro il regime dittatoriale del rais.


Oggi sappiamo che anche quella era una delle tante balle di guerra a cui l'Amministrazione Bush ha fatto ricorso per giustificare l'attacco contro l'Iraq. Ma vediamo com'è nata questa menzogna.


Tutto nasce da una fonte dei servizi segreti tedeschi, significativamente denominata Curveball (tiro deviato). L'intelligence germanica passa al servizio HUMINT (Human Intelligence) della Difesa USA le rivelazioni di questo informatore iracheno, secondo il quale il regime di Saddam avrebbe questi fantomatici camion-laboratorio. Questi verbali d'interrogatorio vengono poi passati alla CIA, all'epoca guidata da George Tenet, che se la beve. A ottobre 2002, le "rivelazioni" di Curveball ricevono l'imprimatur del National Intelligence Estimate (NIE), l'organismo dell'amministrazione che ha il compito di valutare l'attendibilità di queste informazioni.


Passano le settimane. Il servizio tedesco, che è l'unico a interrogare il signor "Tiro deviato", si rende conto che l'iracheno non soltanto è inattendibile, ma è addirittura uno squilibrato in piena depressione. E, come fa un buon servizio segreto alleato, avverte Tyler Drumheller, il capo della Divisione operativa, che manteneva i rapporti con i centri d'intelligence europei.


Drumheller, allarmato, avverte il quartier generale della CIA di Langley e pensa che, a quel punto, di Curveball non se ne parlerà più. Neanche a dirlo. Una settimana prima del discorso di Powell, nel leggerne le bozze, si ritrova i camion-laboratorio dentro. Allora, chiede un colloquio d'urgenza al vicedirettore della CIA, John McLaughlin. Non contento, la sera prima del discorso, nel ricevere una telefonata da Tenet, ricorda al capo l'inconsistenza del rapporto tedesco. Com'è andata, lo abbiamo detto all'inizio.


Ecco come ha contennato il povero Drumheller la vicenda. "Penso che Tenet ritenesse che avrebbero trovato le armi di distruzione di massa una volta arrivati in Iraq e che nessuno si sarebbe ricordato di questi problemi", afferma l'ex funzionario. "Perché - conclude - nessuno ha detto nulla prima della guerra? Io l'ho fatto. E posso dire che è stata dura, perché nessuno ne voleva sapere nulla e hanno fatto capire molto chiaramente di non volerne sapere nulla".


Fonte: James Risen, Stato di guerra, Fandango, Roma, 2007